Musica latina

Le popolazioni dell’America Latina hanno una cultura musicale estremamente sfaccettata. Una prima classificazione e descrizione delle varie correnti è possibile sin dall’inizio degli anni Cinquanta, dove è evidente la commistione che si creò tra i generi autoctoni e quelli (popolarissimi) nordamericani. Nonostante ciò, la musica latina mantiene tutt’oggi un’identità molto precisa, forte anche di un successo di pubblico che non si è mai affievolito. Cantanti e compositori latini sono delle vere e proprie star, non solo nel proprio Paese di provenienza, ma spesso anche a livello internazionale. Per fare solo due nomi appartenenti a generazioni diverse, basti pensare a Gloria Estefan e Shakira.

La strumentazione

Alla base della musica latina troviamo la chitarra, vera regina dei generi contemporanei per la sua versatilità e capacità espressiva, ma anche una grande varietà di strumenti a percussione, come le congas. I gruppi sono spesso composti da numerosi musicisti, le cosiddette big band, con un’energia travolgente. I gruppi si esibiscono nell’ambito di festival o concerti solisti.

I generi più popolari

Tra i generi più amati della musica latina, troviamo la samba, il cha cha cha e la rumba. Ovviamente, si tratta di generi musicali molto diversi tra loro, ma che condividono la strumentazione e la caratteristica di essere ballabili. Infatti, un’aspetto fondamentale di questo genere è proprio quello di essere strettamente legato alla danza.

Tutti gli stili latini, dalla samba alla bachata, dal jive al paso doble, hanno un loro corrispettivo nel mondo del ballo. E, attenzione, non si tratta soltanto di muoversi a ritmo di musica: i balli latinoamericani sono vere discipline artistico-agonistiche, con importanti competizioni a livello internazionale.

Ultimamente, anche grazie a format televisivi di successo, i generi di musica latina hanno avuto un ulteriore impulso, uscendo dai locali dedicati e entrando anche nei club più esclusivi o legati tradizionalmente ad altri generi.


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