Sarà evidente a tutti che la promozione della propria musica non segue più percorsi predefiniti: tra talent show, crisi delle case discografiche e piattaforme di streaming che hanno sostituito in larghissima parte i supporti fisici tradizionali, le regole per farsi conoscere non sono più quelle classiche, e la possibilità di farsi notare da etichette e manager passa attraverso metodi decisamente non tradizionali. In questo focus vogliamo illustrane alcuni.
Vendersi su Bandcamp
Amazon e iTunes andranno anche bene per gli artisti già consolidati, ma per chi sta ancora emergendo la piattaforma davvero da studiare è Bandcamp. Qui si possono vendere le proprie canzoni in digitale, ma anche i vinili dei propri singoli o album (nel caso li si abbia, ovviamente) e addirittura il merchandising della propria band, come ad esempio le locandine dei concerti, che gli acquirenti potranno incorniciare in cornici su misura per quel tocco in più al loro appartamento.
Soundcloud o Mixcloud? Una scelta di campo
Se Bandcamp è essenzialmente un negozio online, su Soundcloud ci si può promuovere pubblicando in streaming le proprie canzoni. La community è la chiave di volta qui, ed è grazie a essa che si trovano agganci, contatti e proposte di collaborazione. Un’alternativa a Soundcloud è Mixcloud, nome simile ma sistema diverso: qui si creano veri e propri “nastroni” di musica mixata che possono essere notati da radio o discografici.
Naturalmente, trattandosi di mix, questo portale è preferito da chi fa musica hip-hop o dance, ma questo non dovrebbe impedirvi di pubblicare delle playlist di altro genere, se ritenete che possa contribuire a far risaltare la vostra proposta!
Instagram Music, per i creator del futuro
Ultima segnalazione ma non meno importante è la possibilità di pubblicare le proprie canzoni su Instagram Music: con questa opzione, la vostra musica potrà essere presente nel database dei brani tra i quali scegliere quando si pubblica una foto o un reel!